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Marvel Comics, la casa delle idee

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sanji 95
CAT_IMG Posted on 21/2/2010, 22:52     +1   -1




THE PUNISHER



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Universo: Universo Marvel
Alter ego: Frank Castle (nato Francis Castiglione)
Creato da:
Gerry Conway
Ross Andru
John Romita Sr.


Editore: Marvel Comics
Apparizione: febbraio 1974
1ª app.: in Amazing Spider-Man n. 129 - I serie
Editore it.: Editoriale Corno
1ª apparizione it.: gennaio 1976
1ª app. it.: in L'Uomo Ragno n. 149 - I serie
Altezza: cm. 185
Peso: kg. 91
Stato attuale: attivo

Oggetti:
pistole
fucili
mitragliette
granate
maglia di kevlar


Abilità:
abile stratega
conoscenza di varie tecniche di combattimento, apprese durante l'addestramento nei Marines
avanzati supporti tecnologici


Alleati;
Devil
Uomo Ragno


Parenti:
Maria Elizabeth Castle (moglie, deceduta)
Frank David Castle (figlio, deceduto)
Lisa Christie Castle (figlia, deceduta)


Base: New York



Biografia
Born è un titolo più recente di altri nella saga del Punitore, ma affronta le sue origini, e dà ragione delle sue motivazioni. Parla della sua esperienza durante la guerra del Vietnam. Gli autori sono Garth Ennis (testi) e Darick Robertson (disegni). In questa storia ci viene spiegato come Frank Castle sia cominciato ad impazzire al comando del suo plotone, arrivando ad uccidere alcuni dei suoi compagni di guerra o suoi ufficiali in modo spietato e grottesco. Di come la guerra gli piaccia in particolar modo e di come il sangue di chi ha ucciso lo esalti. Questa lenta pazzia lo caratterizza e lo trasformerà in colui, che un giorno, si farà chiamare il Punitore.

Passato qualche anno, Frank Castle e sua moglie Maria, con i figlioletti Lisa Christie e Frank David, fanno un pic-nic in famiglia a Central Park. Ma rimangono vittime di uno scontro a fuoco fra gangs rivali: una di loro è capeggiata dal losco Bruno Costa. Sua moglie e i suoi figli muoiono e lui viene creduto morto. Ma non è cosi. Frank Castle torna con un'idea folle: uccidere i responsabili. Obiettivo che porterà a termine con lucido cinismo e freddezza. Uccide i membri della famiglia mafiosa responsabili e può affermare che la sua missione ha avuto successo. Ma sente che la sua missione non è veramente compiuta.

Subito dopo il massacro dei colpevoli, Castle decide di lasciare al giudizio della giustizia ordinaria la punizione per i sopravvissuti. Ma i criminali vengono assolti dal tribunale. E cosi Frank decide di massacrarli lui stesso. E diventa The Punisher. È l'inizio della sua carriera di giustiziere. Il Punitore nella sua avventura d'esordio fu ingaggiato dal professor Warren (alias lo Sciacallo) affinché uccidesse l'Uomo Ragno. Indossa inoltre una tuta con un grande teschio dipinto ed è dotato di armi sofisticate e di notevoli capacità atletiche.

La sua crociata contro il crimine inizia ben presto e, questo, lo metterà spesso contro supereroi come Devil e Capitan America. Questo lo ha fatto rinchiudere spesso nel carcere di Ryker's Island e messo in contatto con lo S.H.I.E.L.D. di Nick Fury. Nel corso delle sue missioni, sono stati due su tutti, i nemici più spietati: il crudele Bushwacker, ex-prete con un fucile al posto della mano e Mosaico, spietato assassino il cui volto è stato sfigurato da Castle. Almeno i primi anni, Punisher è stato aiutato da un hacker di nome Linus Lieberman, soprannominato Microchip che gli forniva informazioni ed armi.

Abbandonato da Microchip, Frank Castle viene processato e giustiziato sulla sedia elettrica.

La Marvel lo ricicla qualche tempo dopo come cacciatore di demoni per conto del Paradiso (in una saga chiamata "Purgatorio") ma questa nuova versione non piace al pubblico, avendo stravolto il personaggio, così lontano dal suo ruolo originario di freddo vigilantes metropolitano. Il ciclo "Purgatorio" viene messo nel "dimenticatoio" facendo praticamente finta che non sia mai esistito e cancellandolo dalla cronologia Marvel. A scrivere le avventure di Castle viene chiamato l'autore irlandese Garth Ennis, divenuto famoso per il suo stile irriverente in Preacher.

Creduto morto, Frank torna molti anni dopo ad operare di nuovo a New York. Si stabilisce in un edificio diroccato dove si mette contro Mà Gnucci e il suo clan di criminali. Ad aiutarlo nella sua impresa, stavolta, saranno gli ignari vicini: la timida e segretamente innamorata di Frank, Joan "il Topo"; il fissato con il suo nome e con i piercing "Spacker" Dave; il grasso Mr. Rotondi. Frank farà fuori il fratello di Ma', Dino (scontrandosi anche con Devil) e la maggior parte dei suoi ragazzi, facendo infine precipitare Ma' stessa nella gabbia degli orsi polari dello zoo.

Sebbene mutilata degli arti superiori e inferiori, Ma' Gnucci sopravvive e per vendicarsi chiama in suo aiuto un misterioso sicario chiamato semplicemente il Russo, un colosso di muscoli dalla forza incredibile in grado di uccidere a mani nude o usando armi rudimentali.

Frank verrà brutalmente massacrato, ma riesce ad ucciderlo grazie al calore della pizza comprata da Mr. Rotondi: infatti il Russo è sensibile al calore. Frank userà il voluminoso corpo di Mr. Rotondi per soffocarlo, per poi, infine, decapitarlo e usare la sua testa come monito contro gli uomini di Mà Gnucci.

Ma il Russo, trasformato in un enorme cyborg-transessuale, si fa nuovamente vivo e Frank stavolta riesce solo a farlo precipitare dall'Empire State Building con l'aiuto dell'Uomo Ragno; vola da New York verso Grand Nixon Island per far fuori il mandante del Russo,una leggenda che l'Arma vorrebbe scordare: il brillante ma folle Generale Kreigkopf, famoso per il suo acume tattico e i suoi metodi brutali.

Frank riuscirà a sbarazzarsi di lui e del Russo facendo esplodere l'intera isoladi Grand Nixon con un ordigno nucleare, che Kreigkopf voleva far esplodere a Bruxelles per far fuori i grandi leader europei.

Frank si farà aiutare dallo sfortunato tenente di polizia Martin Soap, un detective perennemente depresso e semi-alcolizzato, incaricato di catturarlo. Soap, sebbene un pò riluttante, gli fornisce le informazioni utili per la sua guerra al crimine.

Grazie a Soap, il Punitore continua la sua lotta contro la Mafia e uccide in una riunione l'ultimo Don Tony Casino e tutti i boss della East Coast. Successivamente, provvede anche ad uccidere il fratello Tony e i suoi mafiosi in una sortita nel loro covo insieme a Wolverine.

Infine, tutti i supereroi che hanno avuto a che fare con lui nell'ultimo periodo (Devil, l'Uomo Ragno e Wolverine) decidono di dargli la caccia per farlo rinchiudere definitivamente, ma Frank (scatenando contro i tre eroi un Hulk momentaneamente privo di memoria) si rivela un osso troppo duro persino per loro, dichiarando che l'unico modo per fermarlo è ucciderlo.

Al termine di quel confronto, Frank torna a lavorare da solo (Soap, troppo depresso, si licenzia e diventa una star del cinema porno) mettendosi contro, oltre alla mafia, la C.I.A., l'esercito e la polizia di New York (NYPD).

Nel corso delle sue punizioni Frank si è scontrato col terribile Barracuda, un mercenario di colore sadico e violento quanto il Russo. Barracuda è sopravissuto allo scontro col Punitore, ed ora è sulle sue tracce per vendicarsi.


Civil War
Durante Civil War, Punisher si allea ai ribelli contro la registrazione. Salva l'Uomo Ragno da due criminali e lo porta alla base di Cap, chiedendo di unirsi a loro, proponendo di aiutarli ad entrare nel Baxter Building; viene però espulso, dopo essere stato picchiato da Capitan America in persona, quando uccide a sangue freddo due supercriminali contrari alla registrazione che intendevano unirsi ai ribelli.

Inoltre, dopo la morte di Capitan America, modifica il suo costume aggiungendovi un cappuccio simile a quello di Cap in omaggio al supereroe caduto, perché, sebbene il Capitano lo disprezzasse per i suoi metodi brutali, Frank ha sempre portato un enorme rispetto per Cap e per tutto ciò che lui rappresenta.


Il costume
Merita menzione a sé stante il costume indossato da Frank Castle. Fu concepito da John Romita Sr., che aiutò il disegnatore Ross Andru a elaborarlo. Punisher indossa una calzamaglia blu, con una corazza in kevlar sul tronco, decorata da un teschio stilizzato sul torace e un cinturone da supereroe. Col passare del tempo, influenzato molto anche dall'impostazione grafica data dall'artista Tim Bradstreet, autore di numerose copertine sul personaggio, il costume si trasformò in una t-shirt con teschio nera, con giacchetta di pelle e pantaloni neri.


Storia editoriale
Punisher venne introdotto sulle pagine di Amazing Spider-Man n. 129 nel 1974. Farà altre comparsate, ma resterà un personaggio comprimario per diversi anni.

A metà degli anni ottanta lo sceneggiatore Steven Grant e il disegnatore Mike Zeck ebbero l'idea di realizzare un fumetto dedicato interamente al personaggio. L'idea non venne ben accolta dalla Marvel, la quale non vide di buon occhio un antieroe che uccideva a sangue freddo i suoi nemici. Spinta dall'incremento della violenza nelle strade, l'editore decise di dare un'occasione al "Puni" (diminutivo molto usato dai fans italiani), sondando il mercato.

Uscì così il primo albo, in un numero di copie limitato, della miniserie The Punisher (gennaio 1986). Il successo fu clamoroso e la miniserie venne prolungata da 4 a 5 albi. A seguire venne la serie regolare The Punisher (104 numeri, dal luglio 1987 al luglio 1995). I testi vennero curati inizialmente da Mike Baron e i disegni da Klaus Janson. Da questa serie ne derivarono altre due, sempre regolari: The Punisher War Journal (80 numeri, novembre 1988 - luglio 1995), e The Punisher War Zone (41 numeri, marzo 1992 - luglio 1995). Furono stampati anche 16 numeri di un magazine, cioè una rivista di formato più grande del tradizionale comic book, The Punisher Magazine tra il novembre del 1989 e il settembre del 1990.

Nel 1995 vennero cancellate tutte le serie di Punisher. Negli ultimi numeri di queste collane venne dato a intendere che il Punitore fosse morto (giustiziato su di una sedia elettrica). Il primo tentativo di resuscitarlo editorialmente e fisicamente fu con la collana della linea Marvel Knights intitolata The Punisher: Purgatorio (Punisher: Purgatory, novembre 1998 - febbraio 1999) scritta da Christopher Golden, nella quale, ispirandosi a Spawn, Castle divenne una sorta di angelo infernale che combatteva demoni e mostri. La serie fu cancellata, nonostante fosse stato ingaggiato per i disegni un riconosciuto maestro dell'horror come Berni Wrightson, quando i fan si lamentarono con la Marvel stessa per aver snaturato il personaggio.

Nel 2000 la Marvel decise di tentare un esperimento: quello di portare due autori come Garth Ennis e Steve Dillon noti per Preacher, fumetto dai toni dissacranti, sulle pagine dell'antieroe e vedere la reazione del pubblico. Il risultato fu The Punisher, una miniserie di 12 albi (aprile 2000 - marzo 2001), ricca di humour nero e violenza che fa tabula rasa della precedente incarnazione metafisica del Punitore (che fu semplicemente dimenticata come se fosse accaduta in un altro universo parallelo), che riscosse grande successo di critica e vendite, con il primo numero che raggiunse le centoquindicimila copie, entrando cosi nell'olimpo dei Book of the Month dell'autorevole rivista statunitense Wizard. Nel fumetto fanno l’apparizione personaggi importantissimi nella nuova vita di Castle: i vicini di casa Joan "The Mouse", Spacker Dave e Mr. Bumpo (in italiano Mr. Rotondi) ed il grosso nemico denominato Russo. Alla miniserie seguì una serie regolare degli stessi autori, The Punisher (quarta serie), che ha esordito nell'agosto 2001 e si è conclusa dopo 37 numeri nel febbraio 2004. Nello stesso anno è cominciata la nuova serie regolare (la quinta) sotto l'etichetta MAX, destinata a un pubblico adulto sempre sceneggiata da Ennis. A questa serie "adulta" si affianca la pubblicazione, nel 2007, della nuova serie "The Punisher: War Journal".

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La copertina di Amazing Spider-Man n. 129
 
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kazu 180
CAT_IMG Posted on 21/2/2010, 22:54     +1   -1




Universo: Universo Marvel
Nome originale: Prince Namor, The Sub-Mariner
Alter ego: Namor McKenzie
Creato da: Bill Everett
Editore: Marvel Comics - Timely Comics Funnies Incorporated
Apparizione: aprile 1939
1ª app. in: Motion Picture Funnies Weekly n. 1
Colore: rosa
Luogo di nascita: Atlantide
Altezza: cm. 189
Peso: kg. 145
Occhi: grigio-azzurri
Capelli: neri
Stato attuale: attivo

Abilità:
capacità anfibie e resistenza alla pressione subacquea
super forza
grande velocità natatoria
comando sulle creature marine
volo


Alleati:
Invasori (in passato)
All-Winners Squad (in passato)
Sue Storm
Difensori
Illuminati


Parenti:
Thakorr (nonno, deceduto)
Leonard McKenzie (padre, deceduto)
Fen (madre, deceduta)
Namora (cugina, deceduta)
Namorita (cugina, deceduta)
Byrrah (cugino, nemico)
Lady Dorma (moglie, deceduta)
Marrina (seconda moglie, in coma)
Kamar (figlio, deceduto)


Base: Atlantide



Storia
Primo supereroe dei fumetti della Marvel (all'epoca Timely Comics), Namor è figlio di Leonard McKenzie, capitano della nave statunitense U.S. Ice Breaker, e della principessa Fen, figlia dell'imperatore Thakorr. Un giorno, mentre guidava una nave in missione nell'Antartide per il governo, attira involontariamente l'attenzione della principessa con le esplosioni utilizzate per rompere degli Iceberg proprio sopra Atlantide. Fen raggiunge la nave e sale a bordo, dove viene fatta prigioniera dai marinai e portata dal capitano. Fra i due nasce subito una forte attrazione, che si trasforma presto in amore e sfocia in un matrimonio, celebrato sulla stessa nave. Degli atlantidei, alla ricerca della principessa, salgono sulla nave. Per un equivoco pensano di essere attaccati e ne nasce un conflitto in cui McKenzie è lievemente ferito alla testa. La principessa, ricondotta ad Atlantide, è furiosa con il padre per l'incomprensione causata.

Poco meno di un anno dopo nasce Namor, che si distingue dagli altri atlantidei per il colore rosa della sua pelle (la pelle dei nativi di Atlantide è normalmente blu chiaro). Namor strinse amicizia con Dorma, che era innamorata di lui. Ma il Namor adolescente era arrogante e presuntuoso e si sentiva superiore alle attenzioni di una semplice principessa.

All'incirca nello stesso periodo si trovò a combattere con la Torcia Umana originale, all'epoca impegnato nella lotta al crimine. A causa della sua tracotanza causò vari disastri, senza che la polizia riuscisse a fermarlo a causa dei suoi poteri sovrumani. Fra i poliziotti c'era Betty Dean che provò ad avvicinare Namor per calmarlo, riuscendo a fermarlo. Fra i due nacque una collaborazione ma non una relazione, nonostante i sentimenti d'amore provati da Betty, perché un futuro regnante atlantideo non poteva legarsi a una semplice umana. Anni dopo Namor lasciò New York per tornare all'Atlantide, dove c'era bisogno di lui.

Nel primo periodo della sua vita adulta Namor fece parte, con la Torcia Umana e con Capitan America del super gruppo degli Invasori prima e, successivamente, del secondo gruppo noto come All-Winners Squad, che combattevano contro nazisti: il fumetto era infatti venduto al tempo della seconda guerra mondiale, e Hitler veniva combattuto e criticato anche sui fumetti. Ha vissuto diverse avventure con alcuni dei vecchi supereroi della Timely Comics, come ad esempio l'Angelo.

Dopo la seconda guerra mondiale Paul Destine, noto come Destino, un supercriminale pazzo e malvagio lo colpisce violentemente al capo durante uno scontro causandogli una forte amnesia, che lo farà vagabondare per anni nei bassifondi di New York. Così, in Fantastic Four n. 4, riappare come nemico dell'umanità, colpevole di aver distrutto la sua Atlantide. Lo troverà fra i senzatetto della Bowery in Manhattan la nuova Torcia Umana (Johnny Storm) dei Fantastici Quattro, attirato dalla facilità con cui si era disfatto di altri senzatetto che lo volevano picchiare per il suo atteggiamento silenzioso e scostante. Di primo acchito, ingannato dalla folta capigliatura e dalla lunga barba che gli era cresciuta sul volto, Storm non riconosce Namor ma si chiese come mai un senzatetto sia in possesso di capacità sovrumane come quelle dimostrate. Regolando la sua fiamma riesce a radere e accorciare i capelli del principe smemorato e così lo riconosce. Riportato verso l'acqua (che resta il suo elemento naturale) riacquista la memoria e scatena una violenta battaglia contro coloro che riteneva responsabili della sua condizione, chiamando a sé anche incredibili creature marine. Verrà fermato dai Fantastici Quattro e tornerà nella sua patria. Ritrova la sua Atlantide in Fantastic Four Annual n. 2, ritornando a sedere sul suo trono.

Con la riapertura della Marvel ai supereroi, Stan Lee decise di riproporre il personaggio di Namor anche tra i supereroi moderni, assieme a Uomo Ragno, Fantastici Quattro, Vendicatori, Hulk e tutti gli altri.

Dopo alcune storie su Tales to Astonish lo si vede, insieme ad Hulk, attaccare i Vendicatori. A termine di quello scontro, Namor fuggirà al Polo Nord, dove terrorizzerà una tribù di eschimesi scagliando il loro totem di ghiaccio nell'oceano; a sua insaputa, nel blocco di ghiaccio c'era il corpo in animazione sospesa di Capitan America, che verrà liberato proprio dai Vendicatori.


A Namor viene dedicata una serie regolare di 72 numeri, ambientata ad Atlantide, dove deve affrontare nemici temibili, e la morte per mano di Llyra di Lady Dorma, il suo secondo amore (il primo fu Namora, cugina del Sub Mariner e amante ai tempi della Timely, che è anche la madre di Namorita, apparsa la prima volta su Sub-Mariner (prima serie) n. 50, tradotto su Fantastici Quattro n.112 (Editoriale Corno).

In Super-Villain Team-Up (agosto 1975-giugno 1980), venne pubblicata una saga dove Namor e il Dottor Destino si alleavano. Dopo la prima serie, ne uscì un'altra chiamata Savage Sub-Mariner, dove Namor indossava un costume bizzarro. Negli anni novanta, per i 40 anni del personaggio, John Byrne realizza una nuova serie, Namor the Sub-Mariner vol. 2, e i temi di fondo cambiano di nuovo: dalla guerra della Timely e dalla riconquista di Atlantide negli anni sessanta, ora Namor va sulla terraferma e con la Oracle, un'azienda contro l'inquinamento, si batte per i diritti del mare.

Durante questo periodo si fidanza di nuovo: questa volta è con Marrina, componente del gruppo canadese Alpha Flight, ma anch'essa ha un triste destino: si trasforma in mostro marino e viene uccisa dalle stesse mani dell'atlantideo (questo avviene nelle avventure dei Vendicatori).

Namor è comparso in quasi tutte le serie Marvel, dove si è messo in luce per la sua arroganza, la sua forza e il suo lessico regale ed autoritario.

Namor per un po' di tempo è comparso stabilmente sulle pagine dei Fantastici Quattro, gruppo di cui fa parte Sue Richards, la Donna Invisibile di cui Namor è innamorato; l'ha corteggiata con una certa arroganza per anni ma, nonostante la forte attrazione che c'è tra i due, finora l'amore che Sue prova per il coniuge Reed Richards (Mr. Fantastic) ha sempre prevalso, lasciando a Namor l'amarezza dell'amore non corrisposto. Lo stesso Namor ammette apertamente a Reed Richards che Sue è sempre stata innamorata di Reed, e che tra loro due non c'è mai stato nulla.


Namor e Sue Storm


Civil War
Namor, sebbene sia un monarca di un altro stato, durante Civil War si schiererà al fianco di Capitan America contro Iron Man nella battaglia finale.

Nonostante questo suo schieramento, egli rimane associato agli Illuminati anche dopo Civil War: Namor era stato espulso dal gruppo quando si oppose all'idea di esiliare Hulk su un'altro pianeta, arrivando anche a battersi con Iron Man; tuttavia proprio quest'ultimo lo convocò nuovamente, proprio per discutere dell'atto di registrazione.

In accordo con Tony Stark, Namor ha provveduto ad immergere la bara di Steve Rogers negli abissi del Mar Glaciale Artico, giurando di vegliare sul riposo del suo vecchio amico.


Poteri e abilità
Grazie alle alette che ha alle caviglie, Namor è in grado di volare e nuotare ad altissime velocità: questo lo rende un combattente formidabile, in grado di battersi in egual modo in terra, aria e acqua, essendo anche in possesso di una forza fisica sovrumana: secondo Marvel Handbook, Namor può sollevare 85 tonnellate in acqua, mentre fuori dall'acqua la sua forza scende a 40 tonnellate.

È in grado di respirare in egual modo sia sulla terra ferma che negli abissi, ma se rimane troppo a lungo lontano dall'acqua, si disidrata e la sua forza e i suoi poteri diminuiscono fino a sparire. Conosce quasi tutte le lingue parlate sulla terraferma, e ha il dominio su tutte le creature marine.

Pur non essendo indistruttibile, il suo fisico è assai più coriaceo di quello di un normale essere umano, abituato alle basse temperature e alla maggiore pressione delle profondità degli abissi.

La sua particolare genetica di ibrido umano/atlantideo gli consente di invecchiare molto lentamente, difatti Namor dimostra sostanzialemnte gli stessi anni che aveva durante la seconda guerra mondiale.
 
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sanji 95
CAT_IMG Posted on 21/2/2010, 22:56     +1   -1




Nella "casa madre" di Topolino entrano serie di grande successoda "Spider man" a "X-Men", a "I fantastici quattro" e "Hulk"

La Disney acquisisce la Marvel affare da 4 miliardi in titoli e azioni


NEW YORK - Topolino si mangia l'Uomo Ragno. Con una megaoperazione da 4 miliardi di dollari, The Walt Disney Company ha annunciato l'acquisizione di Marvel Entertainment Inc. Sulla base dell'accordo, gli azionisti di Marvel riceveranno un totale di 30 dollari per azione in cash più lo 0,745 delle azioni Disney per ogni azione Marvel posseduta.

Alla fine dell'operazione, il valore totale di cash e azioni permetterà alla casa fondata da Walt Disney di possedere non meno del 40 per cento della multinazionale diventata famosa in tutto il mondo grazie ai Supereroi. Basata sui prezzi di borsa di venerdì scorso, quando l'operazione è stata conclusa, il valore della transazione si aggira intorno ai 50 dollari per ogni azione Marvel, per un affare appunto da 4
miliardi di dollari. Le azioni Marvel la settimana scorsa avevano chiuso a 38,65 dollari, mentre quelle di Disney erano ferme a 26,84.

"Questa transazione combina la forza globale del marchio Marvel, con i suoi personaggi universalmente riconosciuti come Iron Man, Spider Man, I
Fantastici Quattro e Thor, con i talenti creativi di Disney", ha detto Robert A. Iger, presidente e capo esecutivo di Walt Disney Company. "Crediamo che l'aggiunta di Marvel al portfolio di Disney costituisca
una significativa opportunità di crescita per una crescita su lungo termine e la creazine di valore" ha detto ancora Iger.

Il gigante di Burbank, storica sede californiana degli studios del vecchio Walt, si mangia in un colpo solo gli oltre 5mila personaggi dell'universo Marvel. Disney è già l'industria leader nel mondo dell'intrattenimento, con interessi diversificati dall'animazione ai network media, parchi a tema e ancora altro, per guadagni complessivi che si aggirano intorno ai 38 miliardi di dollari.

I profitti di Marvel sono balzati alle stelle negli ultimi anni anche grazie ai diritti cinematografici di uno dei personaggi più famosi della casa, Spider Man, l'Uomo Ragno creato dalla penna di Stan Lee e diventato un vero e proprio successo del grande schermo.

Edited by Stuart Tusspot - 15/3/2010, 15:22
 
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