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Watchmen Oggi, da LoSpazioBianco.it

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Stuart Tusspot
CAT_IMG Posted on 18/10/2009, 14:26     +1   -1




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L'uscita del film ci dà la scusa per ripensare al fumetto a oltre 20 anni di distanza dalla sua uscita e offre lo spunto per alcune considerazioni oggi più valide che mai.
Del film ispirato a Watchmen si parla più o meno da quindici anni. La complessità del fumetto mi ha sempre fatto sperare che la pellicola non venisse mai realizzata. Ciò ha alimentato una non curiosità che si conferma oggi: il film non l’ho visto. Ma in redazione c’è qualcuno che l’ha fatto e che ha deciso di parlarne, per fortuna.
Di Watchmen il fumetto invece non ho mai scritto. L’ho scoperto nella prima edizione in volume della Milano Libri, con quelle pagine spesse e ruvide. Oggi posseggo tre edizioni diverse perché, per quegli strani casi dell’editoria nostrana, dopo un’assenza imperdonabile per anni dagli scaffali delle librerie (il volume Milano Libri si trovava a fortuna in alcune librerie disordinate), Watchmen ha avuto un’edizione diversa dopo l’altra: Play Press, La Repubblica, Planeta De Agostini (in ben tre versioni differenti, se non erro, quella enorme della Absolute, quella normale e quella di questi giorni, in tre volumetti da edicola).
Questo per dire che chiunque ha oggi la possibilità di reperire e leggere il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons. Non appartiene più a un elite di esperti e amatori della nona arte. Il che toglie fascino ma fa ben sperare per l’evoluzione e la diffusione del fumetto come mezzo di comunicazione in Italia. Sono anni buoni, per il fumetto. Sono anni di sovrabbondanza editoriale, poco organizzata, poco definita nelle decisioni e nelle ramificazioni editoriali. Ma il fumetto è più presente nella quotidianità. E avere sul comodino Watchmen è un atto necessario, oggi.
Non solo per le sue qualità tecniche intrinseche, su cui si è ragionato a più riprese, in particolare di quell’incredibile meccanismo narrativo a specchio e circolare che Moore ha saputo creare, ma anche e soprattutto per la sua attualità tematica.
Watchmen non è un fumetto sui supereroi, ma un fumetto con supereroi che parla di anarchia, di oligarchia e totalitarismo, di utopia e distopia. I temi, nati nel contesto della Guerra Fredda ideologica dei primi anni ’80, appaiono oggi ancora più reali, inquietanti e presenti. Prese le distanze dai riferimenti storici e dalla cronaca di quegli anni, sublimati ed esemplificati, l’essenza di Watchmen diventa oggi realtà storica verosimile.
Mi ha sempre colpito l’attenzione di Moore nel rappresentare la paura e i meccanismi che vi sottostanno. Quest’uomo ha capito in modo chiaro le dinamiche emotive che guidano le nostre vite e il nostro quotidiano. La paura e il delirio di onnipotenza, l’amore e il sesso, la fragilità e la prepotenza, …
Ma poiché Watchmen ha segnato più o meno tutti coloro che di fumetti si interessano (lavorano, criticano, pubblicano, …) ho sempre avuto il sospetto che la perizia tecnica dei due autori anglosassoni fosse talmente centrale in questo lavoro da rischiare di rendere il processo di lettura troppo faticoso, poco accessibile, addirittura onanistico per chi di fumetti poco mastica o conosce. Per gli “addetti ai lavori” Watchmen è una miniera d’oro di spunti e, per molti versi, un vortice di adrenalina e di euforia da venerare e contemplare. Accorgersi dei trucchi, delle invenzioni e della circolarità dell’opera è sufficiente a fare di essa un meccanismo meraviglioso da osservare in funzione. Ma per un lettore distratto, inconsapevole, Watchmen sa essere un’opera presente e viva ancora oggi?
Credo di si. Perché la tecnica è sempre o quasi al servizio della storia e quel meccanismo meraviglioso, associato alla sensibilità del tutto umana e umanistica di Moore e Gibbons entrano sottopelle, catturano e rivelano molto, troppo di noi stessi e della nostra società occidentale.
Torno spesso a Watchmen. È quasi costantemente sul mio comodino. Lo riprendo, ne leggo singoli capitoli, lo leggo al contrario, dall’ultimo capitolo a scalare, lo sfoglio per osservare la costruzione delle tavole e l’impostazione dei disegni e della messa in scena.
Che il film sia bello o meno (mi hanno detto che lo è; mi hanno detto che non lo è) il fumetto di Watchmen resta un’opera esemplare per quelle che sono le potenzialità di questo medium così poco compreso e valorizzato.
Per cui, vi prego di fare un favore alla vostra intelligenza e alla vostra consapevolezza e di leggerlo. Prima o dopo il film.
 
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Ery_kucciola
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 20:59     +1   -1




il fumetto è bellissimo!! *o*
 
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Stuart Tusspot
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:07     +1   -1




La filosofia che ci sta dietro è impressionante, basta fare un giro nel web per rendersene conto!
 
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Ery_kucciola
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:08     +1   -1




già già u.u noto che sei informato!! sei adatto per la comics!!
 
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Stuart Tusspot
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:12     +1   -1




Leggo troppi fumetti, sebbene sia legato dall'infanzia alla Casa delle Idee... Però non posso non adorare Will Eisner o il Manara stesso. Oltretutto è un periodo che sono abbastanza bloccato con il Dylan Dog!
Te che leggi?
 
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Ery_kucciola
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:15     +1   -1




Cavoli! complimenti.. ^^ si conosco sia will eisner che manara..ma nn sn il mio genere.. cmq io leggo qualcosina di marvel e ora mi sto dedicando ad autori italiani..sky doll, frezzato, cavazzano.. e poi ho visto anche mignola, serpieri... e anche qualche autore francese..e infine gabbriele dell'otto ^^
 
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Stuart Tusspot
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:20     +1   -1




Di Serpieri ho sentito dire che è uno dei pochi, che nel panorama del fumetto erotico italiana, riesce a stare dietro (anche se notevolmente staccato) a Manara. Cavazzano non l'ho mai letto. Sky Doll mi sembra molto "Disneyana". Tanto di cappello a Frezzato e Mignola.
Infine, nel mio caso, elogiare Gabriele Dell'Otto, ovviamente, è pleonastico.
 
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Ery_kucciola
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:22     +1   -1




u.u si.. siamo sulla stessa lunghezza d'onda.. infatti a me piace molto lo stile disney..è quello che si avvicina di + al manga.. ^^'' e a scuola mi hanno espressamente detto di allontanarmi..dallo stile nipponico
 
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Stuart Tusspot
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:25     +1   -1




Come avrai capito, non tiro molto per lo stile nipponico, ma non posso certo escludere alcuni autori dalla lista di "geni": non per questo mi ero avvicinato al DeathNotePlus!
 
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Ery_kucciola
CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 21:26     +1   -1




beh si.. anche io nn è che vado pazza per tt i manga... XD ovviamente ci sn anche li i geni..come dici tu..^^ si anche a me piace un sacco death note...^^ ma il mio preferito rimane Oh great!
 
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CAT_IMG Posted on 13/3/2013, 11:32     +1   -1
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Bellissima descrizione ...appassionata.Grazie
 
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10 replies since 18/10/2009, 14:26   381 views
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