ALEXDAIIi |
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| Spesso filosofando ci si ritrova ad aver smarrito un po' di chiarezza.
Vediamone un paio di esempi: 1. «Il progetto teorico è stato quello di elaborare una struttura logico-interpretativa che consiste nel pensare i conflitti tra concetti nella forma di una complicità antagonistica, di logos intrinsecamente legato (e, insieme, intrinsecamente estraneo) al polemos»; 2.«Sessuazione e incarnazione consentono di insistere sulla soggettività incarnata di esistenze uniche e insostituibili, che non solo resistono alla dissoluzione metafisica nell' Uno, ma contrastano anche le tentazioni postmoderne della dissoluzione del soggetto nonché lo scivolamento nell' impersonalità del postumano»; 3. «Come può soccorrere la filosofia, non quella dell”essere” che “è” delle metafisiche declassate ma ora volgarizzate a vari livelli dai neospiritualisti, ma quella dell'”esistere”, del saper essere, del curare se stessi e gli altri anche con la parola limpida ed essenziale. Ha come metodo non il “credo quia absurdum” ma il “non credo a ciò che vedo”. Si avvale del dubbio, del criticismo e della verosimiglianza ermeneutica per l'uomo in rapporto con le cose reali e fallibili: “se tocchi una cosa in quella cosa ci sei tu”. E' quella filosofia che indaga il modo di pensare e analizza la logica delle parole. Se rinnovata, è antiaccademica , teoretica e dialoga con altre discipline. Insegna a praticare la vita, senza indicare scopi e colpe da espiare, se non la pienezza di senso nel proprio "dasein" personale per un degno percorso quotidiano. L'attuale società è controfilosofica e allineata alle temperie dei tempi»; 4. ... ecc. ecc. ecc. ...
Per noi appassionati di filosofia, noi non-professionisti, sono tempi duri !!!
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