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Adriano, prigioniero di se stesso, da Eurosport

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Stuart Tusspot
CAT_IMG Posted on 15/3/2010, 15:09     +1   -1




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Il giocatore al centro di voci e insinuazioni molto pesanti che riguardano la sua vita privata e tanti eccessi, legati ad alcol e donne. Il tutto pubblicato da un giornale brasiliano cui lui risponde dal campo con un gol e una maglietta: "Dio perdoni queste persone malvagie".
E adesso si scopre che gli stessi problemi che aveva a Milano, dove era considerato irrecuperabile dai suoi amici e dalla sua stessa famiglia, Adriano li ha anche a Rio de Janeiro. Forse addirittura più gravi.
Lo evidenzia una lunga inchiesta che è stata pubblicata ieri dal quotidiano brasiliano "O Dia" nella quale l'ex attaccante dell'Inter, ora bandiera del Flamengo oltre che della nazionale verdeoro che punta al prossimo mondiale, risulta essere vittima di pessime amicizie, di eccessi di ogni tipo e con non poche problematiche di ordine psicologico da superare al più presto. Nulla di nuovo insomma, ma tutto molto più circostanziato.
L'indagine (cinque mesi di appostamenti e pedinamenti con investigatori privati specializzati), non è stata commissionata dal club, e nemmeno dalla famiglia di Adriano o dalla federcalcio brasiliana. Ma dal giornale: che ha pubblicato tutto con un ampia serie di foto, dettagli e testimonianze (quasi tutte anonime) nelle quali si parla di sesso, alcol e amicizie con narcotrafficanti della favela di Vila Cruzeiro nella quale Adriano è nato e ha scelto di tornare a vivere nonostante possieda anche una splendida casa nel quariere residenziale di Barra, dove al momento vive sua madre.
Nell'inchiesta di "O Dia" un suo amico, non meglio definito, dice che "Adriano è vittima di amicizie pericolose e che il club sta pensando di rimandarlo in Europa per tenerlo lontano da cose che potrebbero mettere a rischio la sua stessa vita" e che il Flamengo "non lo protegge in alcun modo, anzi lo vizia... consentendogli qualsiasi cosa, perché è l'unico modo per consentirgli di andare in campo e di fare la differenza con i suoi gol".
Altre testimonianze raccolte da "O Dia" lasciano intravedere invece un quadro drammatico: con la madre di Adriano continuamente impegnata in lunghe sessioni di preghiera collettiva per la salute del figlio. La nonna di Adriano, Wanda, avrebbe dichiarato che "Adriano spesso sparisce, evitando di dare notizie di sé per giorni interi anche a sua madre e restare a soggiornare a lungo nelle case degli amici di Villa Cruzeiro" e che il giocatore "non nutre alcun interesse per la preoccupazione di sua madre, preoccupandosi solo dei suoi amici e della sua vita nella favela".
Le testimonianze più circostanziate parlano di feste improvvise e lunghissime, che durano intere giornate: al termine delle quali Adriano viene accompagnato completamente ubriaco al campo di allenamento. Feste a base di birra, carne alla griglia e sesso: che ospitano tante persone dello sport e dello spettacolo, ma anche tantissime ballerine, e prostitute disponibili. In queste feste - secondo quanto scrive O Dia - Adriano sarebbe solito girare seminudo, appartarsi con amiche o sconosciute, travestendosi e bevendo in modo anche molto pesante.
Adriano sarebbe sempre accompagnato da pochi e inseparabili "amici": uno è il cugino Rafael, che ha la massima fiducia del giocatore anche per quanto riguarda tutte le questioni economiche, mentre un altro si chiama Eduardo e sarebbe la persona incaricata di procurargli le ragazze e prenotargli ristoranti e locali, accompagnandolo ovunque.
Adriano, che è ancora ufficialmente fidanzato con Joana Machado nonostante una lite furiosa di qualche giorno fa e che qualche giorno fa ha annunciato la volontà di sposare la ragazza, non ha commentato ufficialmente questo articolo, comparso ieri mattina e non si sa se il giocatore (o anche lo stesso Flamengo) deciderà di agire legalmente nei confronti del giornale che lo ha spiato per così tanto tempo: ma la sua risposta è arrivata ieri dal campo. Un gol su rigore nel derby del campionato carioca contro il Vasco, per festeggiare il quale si è tolto la maglia rubrobegra evidenziando una scritta sulla maglia bianca che indossava sotto la camisa del Fla: "Che Dio possa perdonare queste persone malvage".
 
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