| L'avversario si chiama Napoli, lo scopo è il primato solitario in classifica. Protagonista assoluto il Milan di Leonardo che, complice il pareggio dell'Inter a Palermo, ha la ghiotta occasione di salire per la prima volta al comando Mai così vicini. Di fronte non più l'occasione di guadagnare terreno raccimolando qualche punticino al miraggio Inter, e neanche la chance di aggancio, cui fino a poche settimane fa quasi nessuno credeva, ma la possibilità di sorpassare i cugini e di divenire per la prima volta assoluta in questo campionato padroni del proprio destino.
Milan, quest'oggi è vietato sbagliare. L'avversario non è tra i più semplici, un Napoli affamato di vittoria dopo le due sconfitte consecutive rimediate contro Bologna e Fiorentina. Ma il pareggio agguantato al San Paolo nel girone di andata non è finito nel dimenticatoio. Sotto il Vesuvio, gli uomini di Leonardo nei primissimi minuti di gioco si erano illusi di aver archiviato la partita segnando due gol, per poi risvegliarsi dal bel sogno in piena zona Cesarini sul 2-2. Cosa servirà ai rossoneri al Meazza?
Orgoglio, determinazione, entusiasmo: il Milan dovrà comportarsi da Milan, e riuscire finalmente a dare un segnale di forza ai tifosi e a un ambiente che di bocconi amari purtroppo quest'anno ne ha dovuti ingoiare, a cominciare dai due derby, passando per gli ottavi di Champions contro i diavoli rossi di Manchester.
C'è chi si interroga sul reale valore del gap che separa Milan e Inter in classifica, soprattutto alla luce del doppio verdetto di San Siro (0-4, 2-0 ndr). A tal proposito una riflessione è d'obbligo. Sulla squadra di Leonardo a inizio stagione erano davvero in pochi a scommettere, ma è doveroso riconoscere al brasiliano il merito di aver riportato un Milan 'povero e anziano', così come in molti, compresa la stampa estera, lo descrivono, a competere per il titolo dopo annate di grandi delusioni tra i confini nazionali.
Se è vero che in via Turati si guarda al campionato come mero mezzo attraverso cui raggiungere l'Europa che conta, tesi peraltro molto discutibile, sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire l'occasione di compiere il miracolo, considerando la rosa numericamente e, in determinati ruoli qualitativamente, inferiore a quella dell'Inter, la politica economica volta al risparmio intrapresa dalla dirigenza negli ultimi anni, e, soprattutto, la chance più unica che rara di chiudere la bella fiaba, cui fa spesso riferimento Leonardo, con un lieto fine. C'era una volta il Milan di Leonardo...e vissero tutti felici e contenti!
Valentina Resta / Eurosport
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