Si è tolto la maglia di dosso e, forse, non la indosserà più. Mario Balotelli e l'Inter vanno verso una separazione "consensuale" ma certamente non senza ripercussioni. Il club nerazzurro, Massimo Moratti in testa, ha infatti ormai capito che il rapporto tra il giocatore, i compagni e i tifosi non può essere più recuperato e deciso, di conseguenza, di metterlo sul mercato. Quale poi sia la destinazione futura di SuperMario lo deciderà l'Inter.
Fine della storia, dunque, e praticamente nessuna via d'uscita. Questa volta a SuperMario non basteranno le scuse. Questa volta, è facile prevederlo, SuperMario non si scuserà nemmeno. Perché al di là del gesto, deprecabile, della maglia gettata per terra, è chiaro che Balotelli non sente più - o forse non l'ha mai sentito - quel sentimento di appartenenza all'Inter. E l'Inter, dal canto suo, dopo aver perdonato tutto non può perdonare questo affronto.
Perché il punto è proprio questo: non più l'educare un ragazzo un po' sbandato a una vita da professionista, ma prendere atto della scelta, anche di Balotelli, di prendere una strada diversa da quella del gruppo cui fa parte. Logica, di qui, la decisione di Moratti e degli alti dirigenti nerazzurri di mettere sul mercato il giocatore. Con il benestare di Mourinho e, a conti fatti, anche con l'approvazione della Curva interista.
Deciso l'addio non resta che capire dove possa andare SuperMario. La destinazione più probabile è l'Inghilterra per almeno un paio di motivi: intanto perché la Premier piacerebbe al giocatore, quindi perché Oltremanica l'Inter può trovare, oltre ai soldi, anche contropartite tecniche interessantissime. Tutta roba buona per il palato fine di Mourinho. Sempre che Mourinho non decida alla fine di essere sazio di Inter e goloso di Real...
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