Come si ruba una Champions
Premessa: ho visto ieri inter-Barca. Come tutti i tifosi juventini ho esultato al gol di Pedro e imprecato al gol in fuorigioco di Milito e al mancato rigore concesso al Barca. Ma sono Juventino, lucidamente e senza invidia, posso affermare che l'Inter meritava di vincere, per come ha imbrigliato Xavi e Messi (Ibra si è imbrigliato da solo) e per come è ripartita in contropiede 3 volte facendo tre gol e sfiorandone un altro. Meritava di vincere, ma con un solo gol di scarto, con un risultato molto più facile da ribaltare al Camp Nou. La fortuna (di avere tutti i titolari in forma, di trovare per tre volte la ripartenza su falli, e contrasti, di avere due sviste arbitrali clamorose) ha aiutato i nerazzurri che hanno forse giocato una delle partite più accorte e intense degli ultimi anni, con un Barca infiacchito anche dall'odissea bus.
Assiomi:
- Il calcio è fatto di episodi;
- Nel calcio ci sono corsi e ricorsi storici;
- Alla fine, nel calcio vince sempre il più forte;
- Esiste un Dio del Calcio.
Senza ripetere troppe volte fatti e storie che noi tutti conosciamo benissimo, riepilogherò due vicende simmetriche e intrecciate tra loro.
Nell'estate 2006 la Juve era la squadra più forte del mondo, nettamente, con buona pace del Barca di Dinho che vinceva la Champions, squadra molto bella ma meno forte di una Juve che poteva vantare un mix delle due nazionali più forti del pianeta (si sarebbero incontrate nella finale mondiale): Italia e Francia. In difesa Buffon, Zebina, Thuram, Zambrotta, Cannavaro titolari, i veterani Pessotto e Birindelli e i giovani Chiellini e Balzaretti in panchina. In mezzo i due centrali Viera ed Emerson con ai lati Nedved e Camoranesi (rincalzi Blasi e Giannicchedda) e avanti Ibra e Trezeguet con i ricambi stellari Del Piero e Mutu, in panchina l'allenatore più forte del mondo, Capello e la dirigenza più competente, cazzuta e solida dell'universo calcio: Moggi e Giraudo, con Bettega dal volto pulito e juventino.
La Juve fu capace di dare 10 punti al Milan, poi graziato e campione d'europa e del mondo, e 15 punti ad un'Inter derelitta che spendeva centinaia di milioni per bidoni e pareggi a raffica, che pedinava, intercettava, tramava e influenzava arbitri e media e che era stata salvata da un B a termini di regolamento, visto l'affaire passaporto di Recoba.L'anno successivo tutto sarebbe stato pronto per un nuovo assalto alla Champions, sfuggita varie volte in finale negli anni precedenti.
Poi è successo quello che sappiamo. La B, gli scudetti finti all'Inter, la nostra sofferenza, i loro trionfi.
4 anni dopo, il corso della storia calcistica di quest'anno sembra scritto da una mano atroce, vendicativa, risolutiva.
Una nemesi. L'Inter che rischiava la B per Recoba, rischia di vedersi travolta dalle stesse accuse che cancellarono la Juve, pur con lo sfacciato buonismo corrotto dei media che all'epoca azzannarono e condannarono di fatto Moggi e Co., l'Inter che rischia di perdere lo scudetto finto, che rischia almeno 30 punti all'epoca e una 15ina (come a Lazio e Fiorentina nel 2006..e sarebbe comunque una grave ingiustizia) o addirittura di nuovo la B, ora è sul tetto del mondo.
Con l'allenatore più borioso e fortunato del pianeta, con "tante piccole cose" che la aiutano ad ogni partita.
Si è trovata in 4 giorni ad affrontare il suo destino. Vediamo quanti intrecci:
Venerdì con la Juve, proprio la Juve, nemica storica, dirigenza ora troppo morbida (forse collusa?) con l'ex dirigenza che riapre Calciopoli e chiede verità. Quella Juve che intanto in questi anni è risalita, e condotta in modo sciagurato, ha rischiato di andare avanti in champions l'anno scorso col Chelsea, penalizzata da sfortuna, episodi e infortuni.
Quel Chelsea (ex-Mou, ex-Ranieri) che poi avrebbe dominato il Barca in semifinale, nell'unica partita giocata male dai blaugrana (come quest'anno) e decisa dall'arbitro. Quella Juve azzoppata ma orgogliosa che mr. Ranieri, odiato da tutti, porta quasi fino all'aggancio e che invece si schianta con un 3-3, in una partita "sciocca" col Chievo, agli ultimi secondi, che gli costeranno il posto, costeranno (a posteriori) la scommessa Ferrara e costeranno, vista la debolezza del vecchio (Ranieri) e del nuovo allenatore (Ferrara) e l'incapacità dei dirigenti (Secco, Blanc) un calciomercato stupido, in cui si acquista a cazzo, nomi famosi (Diego e Melo) e vecchi consigliati da Lippi (Cannavaro, Grosso), e in cui non sono stati dismessi vecchi arnesi alla frutta..Altri 3-3..altre partite sciocche (a parte sonore e storiche umiliazioni) decideranno poi la sorte di questa piccola juve (2-2 col Bologna in casa, 3-3 col Siena in casa) e la sorte di questa (grande..) Inter (4-3 col Siena in casa, 2-2 con la Dinamo Kiev..)
Ebbene, contro questa piccola juventuccia, che nella stagione più umiliante e deludente dell'era moderna, può comunque riscattarsi e far perdere un paio di scudetti agli odiati interisti, può dare un duro colpo al morale e può influenzare la champions in pochi giorni, contro questa piccola juventuccia che pure giochicchia bene la prima mezz'ora, ecco che il fato, la fortuna, gli episodi o forse il Dio del calcio, decide di impossessarsi del fischietto che ammonisce ingiustamente Sissoko, decide di far impazzire lo stesso Momo che si fa cacciare qualche secondo prima della sostituzione chiesta da Zac. Lo stesso Fato o Dio del Calcio vuole che il quasi-separato in casa Maicon decida di sfoderare due prestazioni monstre proprio con Juve e Barca e che il neo-italiano Amauri decida di fare schifo in difesa così come in attacco. Tre punti all'Inter.
Intanto il Dio del Calcio decide di far scoppiare un vulcano islandese, di impedire al Barca (che gioca sabato e non venerdì, e che avrebbe potuto proprio non giocare e partire prima, in bus per Milano, se l'asso-calciatori spagnola avrebbe confermato il suo sciopero...pare su pressioni madridiste..) di arrivare comodamente a Milano, costringendo la squadra più forte del mondo a 2 giorni di viaggio con sosta a Cannes. La stessa nube vulcanica da poco risalto alla nuova udienza di Calciopoli-Morattopoli con un "nulla di fatto" ventilato dai media, che in realtà nascondono il fatto importante che la Casoria accetta le 100 nuove intercettazioni.
Questo stesso Dio del Calcio decide poi di graziare ancora Thiago Motta, di far segnare Milito in netto fuorigioco, di non concedere un rigore netto al Barca per il 3-2, di imbrocchire Dani Alves, Messi e Ibra e di regalare ad un Inter con tutti i titolari pronti alla sfida più importante dai tempi di Moratti padre (al Barca mancava il solo Iniesta, con Abidal non in perfette condizioni) e fa andare BENE tutto quello che poteva andare bene o..male..
Ora, ricapitoliamo: la squadra più forte del mondo nel 2006 è andata in B e ora derelitta, umiliata e presa per culo alla stregua della vecchia Inter.
L'Inter di una volta invece ha vinto 4 scudetti di fila, (1 finto, 1 da sola e 2 rubicchiati), può vincere il quinto, può vincere la champions, può uscire relativamente indenne da Calciopoli 2. A quel punto sarà infatti impossibile che un'Inter già intoccabile di suo, possa essere danneggiata una volta salita sul tetto della Champions.
Dall'Apoteosi alla Catastrofe per la Juve sono bastate poche settimane, cavalcate da media e da Guido Rossi che ci hanno tolto due scudetti, la squadra e la società più forte al mondo, e ci hanno dato la B, Blanc, Elkann e tutto quello che è venuto dopo.
Dalla Catastrofe all'Apotoesi per l'Inter sono bastate quelle stesse poche settimane, che le hanno consegnato uno scudetto e un campionato facile, uno strapotere mediatico e arbitrale, pezzi pregiati come Viera e Ibra e soldi, appeal e agganci per portare a casa anche gente come Mou, Lucio, Sneijder e Milito. Sul filo della catastrofe o dell'Apoteosi ora balla l'Inter e balla la Juve.
Vediamo con quali scenari:
Apoteosi Inter: protagonisti..Maicon, Sneijder, Milito, Eto'o, Lucio..contro un Barca che non riesce a ribaltare il risultato, un Ibra sterile,contro un Bayern (dove giocava Lucio) che le fa da sparring partner in finale..a Madrid, dove Sneijder è stato scartato...o quei Cassano, Pazzini che possono ridarle lo scudetto, o quella FICG che può perdonarla di nuovo.
Con nuovi milioni di tifosi per diventare la squadra più amata d'Italia.
Catastrofe Inter: scenario..Messi che ritorna Messia, gol a raffica e rossi agli interisti versione Valencia..Balotelli, Ibra, vince il Milito del Barca e non dell'Inter, magari anche Maxwell, o, ancora più crudele, arrivare in finale e veder trionfare quel Bayern che con quel sonante 4-1 ci ha fatto capire che per noi non era stagione, anno, forse decennio. E poi la Roma, l'ex-Bayern Toni che può rivincere lo scudetto, anche la Coppa Italia, con quel Ranieri, 70enne che non sa vincere ne al Chelsea di Mou ne alla Juve,o anche la Lazio, così come il 5 maggio, anche stavolta "arbitro" del campionato. E poi Palazzi e la valanga delle intercettazioni Facchetti-Moratti:inter a zeru tituli, senza lo scudetto 2006 e con decine di punti di penalizzazione..magari la B...
Catastrofe Juve: settimana..anzi no, ottava! Col Genoa che ci scavalca. Con tutti i big che vanno via, con Blanc e Secco supportati da Allegri..o da chissà chi. Scornati anche a Napoli, dove Moggi viene condannato, con la FICG che decide per un colpo di spugna e perdona tutti, tanto è giù tutto prescritto..
Apoteosi Juve: con un incredibile quarto posto, con Samp e Palermo che annaspano, o magari quinti ma con la penalizzazione dell'Inter e quindi quarti! Con un Diego ritrovatissimo, con Benitez che firma e porta Torres, Kuyt, Mascherano, Bale e tanti altri, con l'Inter a zeru tituli e in B, con Moggi salvo, Con un 2011 in champions, con Del Piero che può rivincerla all'ultimo anno e portare in trionfo Scudetto, Champions e Intercontinentale all'esordio del nuovo stadio "Gianni Agnelli". Con Andrea Agnelli e Giraudo in società, con la riassegnazione (o anche la revoca) degli scudetti, la riabilitazione mediatica.
Insomma. Il Calcio è fatto di episodi, di corsi e ricorsi storici, alla fine vince quasi sempre il più forte...e ESISTE UN DIO DEL CALCIO!?
Se esiste batta un paio di colpi...altrimenti diventiamo tutti atei..calcisticamente parlando.
